Passione, chiarezza e razionalità sono stati i mantra di una vita dedicata alla scienza; con l’obiettivo altissimo di renderla alla portata di tutti.

“Divulgare significa semplicemente tradurre, cioè dire la stessa cosa con altre parole”: missione che gli è valsa l’attribuzione di otto lauree honoris causa, e che lo ha portato a creare un nuovo linguaggio ed un nuovo modo di concepire la conoscenza.

Partendo da un’educazione molto piemontese, rigida e dai principi molto severi, tra cui quello di tenersi un passo indietro sempre, iniziò la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato ed, infine, conduttore dei primi telegiornali.

Un mestiere che ha perseguito per 70 anni e che lo ha portato a trovare, nella divulgazione scientifica, la sua strada, realizzando un perfetto esempio di servizio pubblico già dalla fine degli anni ’70, fino alla nascita di Quark e di tanti altri programmi successivi come Superquark e Ulisse (da cui partì la collaborazione con il figlio Alberto Angela), ma anche tenendo conferenze e realizzando pubblicazioni ed articoli di carattere scientifico-divulgativo su quotidiani e riviste; meritando pienamente i numerosi premi e riconoscimenti ottenuti in Italia ed all’estero.

Lo vogliamo ricordare con le sue parole, con il suo addio ai suoi telespettatori:
“Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia, sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”.
Piero Angela
Ciao Piero, buon viaggio, ci mancherai tantissimo.
Fonti:
- Agenzia ANSA, Account Twitter @Agenzia_Ansa
- FQmagazine
- Vanity Fair