Celebrata ogni anno in 192 Paesi nel mondo, la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è stata istituita per sensibilizzare tutti sulla necessità di tutelare, al meglio, le risorse naturali del pianeta che abitiamo.
Un’occasione di riflessione sul benessere della Terra, affrontando tematiche importanti quali l’inquinamento, l’esaurimento delle risorse non rinnovabili, la distruzione degli ecosistemi e la progressiva estinzione di migliaia di specie animali e botaniche, ma anche e soprattutto un momento di presa di coscienza di ciò che ognuno di noi può fare per contribuire a salvaguardare l’ambiente in cui vive; cercando possibili soluzioni volte sia a porre rimedio ai danni già provocati da uno stile di vita diffusamente più attento all’ego che all’eco, che ad evitare un futuro peggioramento irreversibile.

Secondo il rapporto “Stato del clima globale nel 2022” dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), diffuso in occasione dell’apertura della Conferenza Onu sul clima Cop27 a Sharm el-Sheikh, in Egitto, la temperatura media nel 2022 è stata di circa 1,15 gradi Celsius sopra i livelli pre-industriali (cioè la temperatura media del periodo 1850-1900); registrando nel periodo 2015-2022 gli 8 anni più caldi di sempre. Questo innalzamento della temperatura è causato dall’aumento delle concentrazioni dei principali gas serra nell’atmosfera (anidride carbonica, metano, diossido di azoto), e provoca da un lato lo scioglimento delle calotte polari e dei ghiacciai, minacciando isole e territori costieri a causa dell’innalzamento del livello dei mari, e dall’altro desertificazione ed eventi meteorologici estremi; causando danni all’ecosistema e mettendo in pericolo la vita di milioni di persone.









L’Europarlamento ha approvato la legge UE sul clima (Regolamento UE 2021/1119 del Parlamento Europeo e del Consiglio, 30 giugno 2021), che si inserisce nel quadro di riforme legislative per l’attuazione del Green Deal europeo stabilendo l’obiettivo vincolante della neutralità climatica nell’Unione entro il 2050; prevedendo però, nel contempo, una tappa intermedia di riduzione emissioni del 55% entro il 2030 e varie iniziative volte a raggiungere questi obiettivi (una di queste è il regolamento sulla condivisione degli sforzi, che è in fase di aggiornamento nell’ambito del pacchetto legislativo “Pronti per il 55”).

Dal report “i 10 key trend sul clima per l’Italia” emerge come, nel 2021, non si sia ancora sbloccato lo stallo delle fonti rinnovabili del settore elettrico che, invece, dovrebbero essere un traino della transizione energetica; soprattutto in un Paese come il nostro che dispone con grande abbondanza sia di sole che di zone ventose (mostrando, tra l’altro, come la crisi energetica era già cominciata nel 2021 e non innescata dalla guerra in corso, a causa di un mix di fattori legato alla ripresa dei consumi post pandemia in un Paese fortemente dipendente dall’estero che ha puntato poco sulla transizione ecologica).

Inoltre, l’Italia è l’unico fra i maggiori Paesi europei a non essersi ancora dotato di una Legge sulla protezione del clima.

Troppo spesso tendiamo a dimenticare quanto il nostro Pianeta sia indispensabile, e soprattutto fragile. La scuola potrebbe fare moltissimo in questo frangente, rendendo l’ecologia una materia fissa e consentendo, così, che fin da piccoli si possa capire in che mondo siamo ed in che mondo saremo; ma siamo ancora molto, troppo indietro.

Se pensi all’anno prossimo semina il granturco.
Se pensi ai prossimi 10 anni pianta un albero.
Se pensi ai prossimi 100 anni istruisci le persone.
Zygmunt Bauman
Tanti hanno scritto, cantato o vissuto per la natura. A partire dagli indios, ad esempio i nativi americani ed australiani, per i quali non c’è differenza tra uomo, animale o pianta, tant’è che, sovente, ci chiedono perché corriamo e costruiamo sempre; esortandoci con un più concreto “fermatevi un attimo, ed aspettate che la vostra anima vi raggiunga”. Continuando, poi, con Italo Calvino, che nel romanzo drammatico “Speculazione edilizia” racconta un dramma ambientato in un’ignota località della riviera ligure in un’epoca da lui definita “di bassa marea morale“, ragionando sulla “storia d’un fallimento” dove si paventa come vincano sempre i peggiori se ci si lascia andare di fronte alle crisi provocate dal cambiamento senza il distinguere le vere opportunità dalle false chimere e dai meri interessi opportunistici. Anche Pasolini, nei suoi “Scritti corsari”, fa un interessante passaggio sulla perdita delle lucciole; utilizzando l’immagine della scomparsa delle lucciole per rappresentare un drammatico mutamento storico e antropologico. Virgilio, invece, ci ricorda una saggezza antica che evidenzia il suo grande amore per la natura e per quello che l’uomo può fare, tra le Bucoliche e le Georgiche, convinto che “gli dei ci avessero consegnato il mondo perché gli uomini lo conservassero” ma passando da una visione idealizzata della natura ad una cultura dove il lavoro e la fatica dell’uomo è fondamentale; chissà se avrebbe mai creduto che gli uomini addirittura si sarebbero creduti degli dei rovinandola. Tanti cantautori si sono, poi, cimentati su argomenti relativi al tema ambientale, ne sono alcuni esempi Adriano Celentano con “Il ragazzo della via Gluck” (1966) e Sergio Endrigo con “Ci vuole un fiore” (1974), per arrivare poi agli anni ’90 con “Mother Earth” di Neil Young (1990), “Ricordati di Chico” dei Nomadi (1991) ed “Earth Song” di Michael Jackson (1995); e giungendo poi agli anni 2000 con Giorgia e la sua “Mal di terra” (2007), Eddie Vedder con “Society” (2007) e la più recente “Despite repetead warnings” di Paul McCartney (2018).

«Nei primi anni Sessanta, a causa dell’inquinamento dell’aria, e, soprattutto, in campagna, a causa dell’inquinamento dell’acqua (gli azzurri fiumi e le rogge trasparenti) sono cominciate a scomparire le lucciole. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. Dopo pochi anni le lucciole non c’erano più. (Sono ora un ricordo, abbastanza straziante, del passato…)»
Pier Paolo Pasolini
Governi, cittadini ed aziende devono assumersi le loro responsabilità perchè, come ha detto anche papa Francesco, la cura della terra è un obbligo morale per tutti.

Per non dimenticare che qualcosa si può, e si deve fare, sebbene tutto sembra remare contro, c’è una canzone di Roberto Vecchioni che, da Professore qual’è volto ad ispirare i giovani e non al mero nozionismo, peraltro consapevole del fatto che oggi sognano più i vecchi che i ragazzi, vuole spingere quei giovani a non farsi rubare il futuro, a sognare, ed a realizzare i propri sogni perchè, lasciando le parole al cantautore:
“non è vero, ragazzo che la ragione sta sempre col più forte.”
Roberto Vecchioni
“Chiudi gli occhi, ragazzo
E credi solo a quel che vedi dentro
Stringi i pugni, ragazzo
Non lasciargliela vinta neanche un momento
Copri l’amore, ragazzo
Ma non nasconderlo sotto il mantello
A volte passa qualcuno
A volte c’è qualcuno che deve vederlo”
“Lasciali dire che al mondo
Quelli come te perderanno sempre
Perchè hai già vinto, lo giuro
E non ti possono fare più niente
Passa ogni tanto la mano
Su un viso di donna, passaci le dita
Nessun regno è più grande
Di questa piccola cosa che è la vita”
Fonti ed approfondimenti:
- State of the Global Climate 2022 (WMO-No. 1316), Report published by World Meteorological Organization (WMO), 2023
- Regolamento UE 2021/1119 del Parlamento Europeo e del Consiglio, 30 giugno 2021
- Pronti per il 55% – Green Deal Europeo, sito web ufficiale Consiglio dell’UE e del Consiglio europeo, visitato il 22/04/2023
- Ridurre le emissioni di anidride carbonica: obiettivi e azioni dell’UE, Parlamento Europeo, Aggiornato il 22-02-2023
- Ridurre le emissioni di gas serra: obiettivi nazionali per il 2030, Parlamento Europeo, Aggiornato il 14-03-2023
- Legge UE sul clima: approvato l’accordo sulla neutralità climatica entro il 2050, Parlamento Europeo, Comunicato stampa, 24-06-2021
- Edo Ronchi, Andrea Barbabella, Chiara Montanini, “I 10 key trend sul clima in Italia 2021: tra rimbalzi e boom dei prezzi, la crisi energetica è servita”, Report I4C – Italy for Climate, Aprile 2022
- L’ITALIA È L’UNICO PAESE UE A NON AVERE ANCORA UNA LEGGE SUL CLIMA, I4C – Italy for Climate, 6 Maggio, 2022
- FONTI RINNOVABILI: NEL 2021 ANCORA FERME E L’ITALIA È ULTIMA IN EUROPA, I4C – Italy for Climate, 29 aprile 2022
- Italo Calvino, “La speculazione edilizia”, 1958
- Pier Paolo Pasolini, “Scritti corsari”, 1975
- Vando Borghi, 1° febbraio 1975: Pasolini pubblica “L’articolo delle lucciole”, Il Mulino, 31 gennaio 2020
- Pier Paolo Pasolini, “Il vuoto del potere” ovvero “l’articolo delle lucciole”, Corriere della Sera, 1 febbraio 1975
- Publius Vergilius Maro, “Le Bucoliche”, opera iniziata nel 42 a.C. e divulgata intorno al 39 a.C.
- Publius Vergilius Maro, “Le Georgiche di Virgilio”, poesia probabilmente pubblicata nel 29 a.C.